Anche Laura Pausini scrive a Mario Draghi: “salviamo la musica live”

“Due anni di attesa. Di rispetto verso le istituzioni. Ora peró non ci sono più ragioni. Il nostro lavoro è sempre più sottovalutato come parte integrante della società. Vogliamo rispetto. Subito.
La musica è condivisione, speranza, gioia e salvezza. E la vita di moltissime persone che ora devono poter ricominciare a lavorare per vivere”. Queste sono le parole che Laura Pausini ha scelto per aderirre a Salviamo la Musica Live, l’appello rivolto a Mario Draghi ed al Governo da parte di tutti i maggiori promoter musicali italiani.

Questo il testo dell’appello:

 

 

PRESIDENTE DRAGHI, AIUTO

Salviamo la Musica Live

Ill.mo Presidente del Consiglio Mario Draghi,
Egregi Ministri
della Cultura Dario Franceschini
della Sanità Roberto Speranza
dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti
del Lavoro Andrea Orlando

 

 

Questo appello è per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della Musica Live nel nostro Paese.

Riteniamo doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia ma oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, altri Paesi come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-covid.

RICORDIAMO

Che da marzo 2020 il nostro settore, in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo.Che dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il loro lavoro con grave incertezza personale e delle loro famiglie.

PROPONIAMO

Un protocollo condiviso sulle norme sicurezza:

ingressi agli spettacoli dal vivo solo con GREEN PASS
mascherine obbligatorie e controllo temperature per gli show al chiuso

Infine, per tornare ad una situazione di normalità, come quella pre-covid, che è legata all’obbiettivo comune del successo della campagna vaccinale, di cui ci faremo parte attiva per la promozione della stessa:

CHIEDIAMO

il 100% delle capienze con abolizione del distanziamento
che sia fissata una data certa per la ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre.

Queste sono le condizioni essenziali affinchè anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa.